Una delle conseguenze che il Covid ha causato è stato lo spostamento del nuovo regolamento che doveva essere messo in vigore il giorno 1 luglio 2020. A causa della pandemia, la data è stata spostata al 1 gennaio 2021.
È stata una decisione presa dalla Commissione Europea che ha voluto posticipare il tutto di ben 6 mesi, che però non è tata ben accolta dagli appassionati di droni e dagli operatori che utilizzano questa macchina all’interno del proprio ambito di lavoro.
Cosa prevede il nuovo regolamento
Il nuovo Regolamento vede l’eliminazione della distinzione tra droni professionali e droni amatoriali. Vengono introdotte le “Open Category” che danno la possibilità di pilotare un drone il cui peso non va oltre i 250 grami. Il tutto può essere fatto tranquillamente senza patentino, avvalendosi solo della registrazione, avendo così la possibilità di sorvolare le persone, evitando però i luoghi affollati.
Un’altra novità è composta dalle “Specific Category”, che riguarda l’uso di droni dalle dimensioni più elevate utili a missioni di ispezione o di monitoraggio di grandi infrastrutture.
Le parole di Luciano Castro
Il direttore di RDWC, Luciano Castro afferma che: ” C’è ancora molta incertezza nella drone community italiana sugli effetti dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo, nonostante queste nuove norme possano davvero rappresentare un’occasione di semplificazione e di liberalizzazione del mercato, anche in Italia. Questa puntata del nostro canale in streaming, perciò, avrà proprio l’obiettivo di aprire un confronto diretto tra i rappresentanti delle istituzioni e alcuni esperti e portavoce delle aziende e degli operatori italiani, che dopo il blocco per la pandemia da coronavirus si augurano di poter tornare presto a far crescere questo settore” .
Ovviamente sta parlando dell’evento “Roma Drone Conference”, uno degli eventi italiani più grandi dedicati alla comunità dei droni che è arrivata ormai alla 7° edizione.